Canali Minisiti ECM

L'acido tranexanico utile per ridurre del 20% le morti da trauma cranico

Farmaci Redazione DottNet | 17/10/2019 14:00

Nei casi lievi e moderati arriva a ridurre i decessi del 20%

L'acido tranexanico (un farmaco comunemente usato contro il sanguinamento, come per quelli del naso) può essere utile per ridurre del 20% le morti dei pazienti con trauma cranico. È quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista scientifica The Lancet dalla London School of Hygiene & Tropical Medicine.  Per arrivare a questa conclusione sono stati analizzati oltre 12mila pazienti. Quelli che entro tre ore dal trauma erano stati trattati con una iniezione di acido tranexanico avevano un minor rischio di morte. L'effetto è stato notato nei pazienti con trauma cranico lieve e moderato (il calo in questo caso è stato del 20%) mentre non sono stati osservati chiari benefici in quelli che si trovavano in condizioni più critiche.

  L'acido tranexanico previene il peggioramento delle emorragie, ma non può annullare i danni già fatti. Per questo, dicono i ricercatori, il trattamento precoce è fondamentale. I dati dello studio hanno mostrato una riduzione del 10% dell'efficacia del trattamento ogni 20 minuti di ritardo, suggerendo come i pazienti dovrebbero essere trattati in questo modo il più presto possibile. Secondo alcuni dati pubblicati nello studio, il trauma cranico è una delle principali cause di morte e disabilità nel mondo, con circa 69 milioni di nuovi casi ogni anno.

pubblicità

fonte: the Lancet dalla London School of Hygiene & Tropical Medicine

Commenti

I Correlati

In questi giorni la pratica per renderlo rimborsabile e quindi utilizzabile negli ospedali è sotto la lente dell’Agenzia del Farmaco. L’iter è lungo, ma secondo gli esperti il via libera sarà a luglio

I dati Pharma Data Factory (PDF): nel primo trimestre del 2024 questi indicatori diventano rispettivamente 455,4 milioni di confezioni e 4,6 miliardi di euro

Terapia sperimentata su 6 casi difficili da team italo-tedesco

"Nuovo Jak inibitore riduce sintomi splenomegalia e migliora anemia". Rosati (Gsk): "Nuovo Jak inibitore già usato in 230 italiani"

Ti potrebbero interessare

In questi giorni la pratica per renderlo rimborsabile e quindi utilizzabile negli ospedali è sotto la lente dell’Agenzia del Farmaco. L’iter è lungo, ma secondo gli esperti il via libera sarà a luglio

Terapia sperimentata su 6 casi difficili da team italo-tedesco

Studio sui topi, migliore risposta immunitaria

Si tratta della prima terapia a base di CAR-T mirata all’antigene di maturazione delle cellule B (BCMA) approvata dalla Commissione europea per il trattamento di pazienti con mieloma multiplo recidivato e refrattario che abbiano ricevuto almeno una l

Ultime News

Il primo appuntamento partenopeo si inserisce nella fase pilota del Progetto per un programma di screening nazionale nella popolazione pediatrica delle due patologie, promosso dall'Istituto Superiore di Sanità su incarico del Ministero della Salute

Greco (S.I.d.R.): “Prevenzione decisiva a supporto di genetica e stili di vita”

"Epidemia tra i mammiferi è un passo avanti verso l'uomo, non uno ma più ceppi si stanno adattando"

Benefici ottimali facendo 6-10 piani a piedi al giorno